Italia: siccità e carenza d’acqua. Corsa contro il tempo
L’estate 2022, dopo un inverno caratterizzato dal 70% di neve in meno e da un deficit pluviometrico del 32%, con temperature superiori alla media di 0,76 gradi e un calo delle precipitazioni del 45%, fa salire in Italia il livello di allarme siccità. L’emergenza riguarda non solo l’agricoltura ma la sanità, l’igiene, il benessere nella quotidianità.
Ai fenomeni naturali si aggiunge la difficoltà di stoccaggio dell'acqua piovana che ammonta a circa l'11% e a perdite idriche che, in base al rapporto Istat 2020, sono pari al 36,2%.
Urgono interventi tempestivi e l’occasione è offerta dal PNRR nel quale si prevede per il tema acqua un investimento pari all’1-2% dei 200 miliardi di euro entro il 2026.
Il ricorso all’Intelligenza Artificiale nella gestione e pianificazione dei sistemi idrici ridurrebbe le perdite dal 10 al 30% aiutando a prevedere e attenuare gli effetti della siccità.
Un altro dato preoccupante è il tasso di evaporazione delle acque dei canali artificiali. In Italia vi sono ben 57.000 km di canali e la copertura con pannelli solari porterebbe a un ingente risparmio di acqua, oltre alla produzione di energia.
Molti Paesi stanno investendo nella desalinizzazione e nel riciclo dell’acqua, un esempio sono gli ottimi risultati in Israele, come pure nella progettazione delle “città spugna”. Queste ultime sono capaci di assorbire e raccogliere l’acqua per l’emergenza. Ci auguriamo si possa gestire e applicare con intelligenza le norme sull’invarianza idraulica anche nel nostro paese.
L’Italia è chiamata ad una sfida non nuova ma sempre più urgente!
Le soluzioni, molte, ci sono, occorre responsabilità ed impegno per la loro attuazione.
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