A Singapore il futuro del cibo comincia dal laboratorio
Secondo un report delle Nazioni Unite del 2019, la popolazione crescerà fino a 9.7 miliardi entro il 2050; per sostenerla, sarà necessario fino al 40% in più di cibo. La preoccupazione verso il consumo di risorse non ha fermato Singapore dalla ricerca di soluzioni innovative. Il punto di svolta è stato raggiunto nel mese di dicembre 2020, con l’avvio ufficiale della vendita di carne creata in laboratorio – la “clean meat”. L’idea appartiene alla start up Eat Just, la quale è riuscita a superare efficacemente i severi test della Singapore Food Agency dopo 2 anni, arrivando a commercializzare carne di pollo “coltivata”. Non solo carne ma anche pesce, grazie alla collaborazione tra una start up di Hong Kong, AVANT, la quale ha lanciato l’hamburger a base di cellule di pesce, e il Bioprocessing Technology Institute (BTI), in prima linea sul biotrattamento. Insieme, nel 2022 apriranno un nuovo hub di ricerca con sede produttiva a Singapore, che in questo contesto si riconferma hub di riferimento per il food tech. L’obiettivo è quello di sviluppare cibo derivante dalle cellule di prodotti ittici, cercando di agire sul costo del processo, in modo tale da poter diffondere il modello anche nel resto del mondo. Per comprendere le opportunità di scaling della produzione di cibo sostenibile in Asia, l’appuntamento è dal 16 al 18 novembre a Singapore in occasione della quarta edizione dell’Asia-Pacific Agri-Food Innovation Week.
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