Qualità e Design

L’aspetto qualitativo nella filiera alimentare è divenuto imperante per un ambito legato ad un bene primario come quello connesso al nutrimento. Oggi è fondamentale garantire la qualità e la sicurezza del cibo, fattori chiave per le aziende dell’agroalimentare insieme alla varietà dell’offerta.

I consumatori italiani sono sempre più attenti alle caratteristiche degli alimenti, il 61,8% si dichiara molto informato sulle caratteristiche di ciò che acquista (Fonte: Censis-Coldiretti); la stessa attenzione è espressa dai consumatori in molte parti del mondo.

Ad una maggiore qualità di cibo scelto si affianca la riduzione delle quantità acquistate. Questo trend è in coerenza con l’attenzione allo spreco alimentare da parte dei consumatori impegnati nel ridurre la quantità del cibo buttato, la quarantena forzata dovuta al Covid-19 ha ulteriormente sottolineato questo punto.

L’attenzione a ridurre gli sprechi si riflette anche nella produzione, non è solo una necessità dettata dall’etica ma anche, se non principalmente, da ragioni di efficienza. Le possibilità di ingegnerizzare la produzione sono molteplici.

Oggi selezionare ed eliminare i prodotti non conformi, che potrebbero contaminare un intero lotto, è reso possibile da sistemi sofisticati. Altrettanto importante è dividere le materie prime di qualità diversa per destinarle ad usi altrettanto differenti e assicurare la tracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera, dalla raccolta (o origine) fino al punto vendita.

Il design ha un notevole ruolo in questo ambito contribuendo in modo strategico alla realizzazione di macchinari per il controllo della qualità, sicuri sia per gli operatori, sia per il consumatore finale.

È necessario inoltre, garantire l’affidabilità e la velocità di analisi, fondamentale per non rallentare il tempo di realizzazione (tack time) all’interno della catena produttiva. L’implementazione dei macchinari dovrebbe, infatti, contribuire ad aumentare l’efficienza della catena produttiva riducendo i tempi di lavorazione secondo i principi della Lean Production.

Il designer, lavorando su interfacce utenti e architettura delle macchine, ha la capacità di renderle ottimali in ogni contesto d’uso adattandole alle più diverse necessità.

L’agroalimentare è il principale settore in Italia in termini di fatturato, con un valore di 140€ miliardi e secondo solo al settore della fabbricazione di prodotti in metallo per numero di imprese (56.750).

In ambito Europeo si colloca come secondo player, dopo la Francia, per numero di imprese, ma solamente al quinto posto per valore aggiunto generato. Si caratterizza per un tessuto variegato di aziende di micro-piccole dimensioni che fanno leva sulla qualità superiore dei prodotti offerti. La qualità si esprime anche nel numero di prodotti certificati (Dop, Docg, Igp e Stg) dove è il primo paese in Europa.

Altri paesi con un settore agroalimentare particolarmente rilevante sono Francia, Germania, Spagna e Stati Uniti. Leader nelle esportazioni di macchinari per la lavorazione del cibo sono nell’ordine Germania Italia e Usa, mentre come importatori, sempre in ordine, Usa, Germania, Inghilterra, Canada e Turchia.

La possibilità di analizzare in profondità i diversi cibi offrirà alle aziende del settore dell’agroalimentare un vantaggio competitivo non indifferente.  Le nuove tecnologie consentono di segmentare l’offerta distinguendo prodotti di qualità superiore certificata destinati alla fascia più alta di mercato da quelli non altrettanto perfetti per altre fasce o altri usi.

L’automazione avrà un ruolo cruciale proponendo nuovi modelli di produzione e lavorazione. Automazione e biotecnologie saranno sempre più imperanti, massimizzando l’efficienza dei fattori produttivi: si potrà ridurre il numero di addetti necessari (soprattutto stagionali), si consumerà circa un decimo di acqua grazie alle nuove tecniche come la vertical farming.

Inoltre, si assisterà ad una maggiore attenzione all’igiene, soprattutto legata al cibo. Aspetto ulteriormente enfatizzato dalla diffusione del Covid-19 in grado di modificare in modo permanente le nostre abitudini secondo più della metà dei consumatori dei paesi sviluppati (Fonte Mckinsey). Per le aziende agroalimentari sarà fondamentale garantire la salubrità dei cibi proposti, assicurando che non entrino in contatto con agenti dannosi per la salute.

Dal punto di vista del design l’utilizzo di materiali batteriologicamente stabili come l’acciaio inox consente di progettare macchine e apparecchiature di analisi facili da sanificare e in grado di non contaminare i cibi.