Una delle strategie per rendere fattibile la personalizzazione anche per prodotti tecnologicamente complessi è la piattaforma: molto comune nell’automotive, si utilizza una base unica come punto di partenza, per poi sviluppare modelli differenti. In tal modo, si distribuisce il costo dei componenti comuni su un numero maggiore di prodotti realizzando sinergie ed economie di scala, riducendo il numero di parti specifiche per ogni modello.
Un’altra strategia percorribile è quella della configurazione, ovvero la possibilità di offrire al cliente una serie di opzioni con le quali configurare il proprio prodotto. Mentre in molti settori, come nel già citato automotive, è un modello consolidato, in altri è una strada ancora da scoprire. Si pensi al settore degli elettrodomestici, a quanto potrebbe risultare interessante offrire una scelta su materiali, finiture, colori e accessori delle apparecchiature per adattarle ai diversi gusti.
Una terza strada per differenziare ulteriormente i prodotti, è quella sviluppata da MM Design: il metodo “90/10”. Si tratta di un approccio innovativo utilizzato nel design strategy. Il 90% della produzione avviene su scala industriale, ottimizzando costi di attrezzature e assemblaggio mentre il 10% rappresenta la parte terminale del processo, nella quale è possibile far intervenire maestrie artigiane capaci di introdurre elementi di unicità. Questo conferisce al prodotto un valore percepito molto alto e si pone in contrapposizione al modello di mass-production. Il metodo “90/10” garantisce un certo grado di personalizzazione ottimizzando il processo produttivo, standardizzando elementi fondamentali non significativi per utilizzatore, rimanendo, invece, flessibili su ciò che è importante per il cliente.