Femtech e Design

La domanda, soprattutto da parte delle donne, di miglioramento dell’esperienza sessuale, intesa come benessere psico-fisico fa da volano alla crescita del FemTech. Il mercato, infatti, è in forte espansione e, secondo Frost & Sullivan, varrà più di 50 miliardi di dollari entro il 2025.

Janet Lieberman, CTO e co-fondatrice della Dame, afferma: “L'industria del sesso sta passando da un'industria dei vizi incentrata sugli uomini a un'industria del benessere incentrata sulle donne.” La difficoltà del periodo Covid ha sviluppato la consapevolezza dell’importanza di associare piacere sessuale e benessere, visto che la salute fisica e psichica passa anche attraverso l’attività sessuale.

I brand, coadiuvati da psicologi, stanno puntando proprio sul benessere olistico. Nel rapporto McKinsey 2022 il settore sex tech risulta sempre più inclusivo e diversificato: si cerca di soddisfare un’ampia platea con attenzione ai feedback dei clienti, alla disabilità, diversità di genere e orientamento sessuale.

Il FemTech non è più mero divertimento ma strumento per il raggiungimento del benessere totale. Il segmento dei sex toys supererà a livello globale i 62 miliardi di dollari entro il 2030 e, se oggi sono gli USA a dominare, sarà il mercato Asia-Pacifico a crescere a un tasso dell'8,3% CAGR.

Grande successo per la teledildonica: prodotti intelligenti connessi a reti wireless per aumentare l'esperienza sessuale con coinvolgimento di tutti i sensi. Anche la realtà virtuale è pronta a offrire un'esperienza sessuale sempre più reale. La “stampa” olfattiva creerà prodotti capaci di trasmettere, non solo immagini e suoni, ma anche odori a distanza.

Entro il 2028 oltre un quarto dei giovani avrà avuto una tale esperienza grazie alla stampa 3D di parti del corpo che renderanno l’esperienza realistica. Si stima che nel 2050 il numero di rapporti sessuali con i sex robot supererà quello tra umani. La scienza, grazie all’approccio integrato tra professionisti, rileva benefici alla qualità di vita in termine di risoluzione a eventuali disturbi sessuali.

Considerata la notevole produzione di rifiuti del comparto, fino a 150mila tonnellate all’anno, si pone sempre maggiore attenzione alla sostenibilità. Per una maggiore salubrità, inoltre, si tende a limitare la presenza di ftalati e cloruro di trimetilstagno nei prodotti riducendo l’eventuale incidenza negativa sulla procreazione, sulla gravidanza e sull’allattamento. Le aziende stanno investendo in ricerca e tecnologia per puntare alla sextainability con uso di materiali biodegradabili e componenti smontabili e riciclabili.

Il design aiuta a rendere inclusiva la sessualità, con nuove soluzioni in cui materiali, tecnologie e cromie giocano un ruolo importante nella creazione di oggetti di piacere e benessere genderless ecosostenibili.